Autore Maria Nigro

I Latini dicevano” nome omen” Io, col mio cognome che richiama l’aggettivo latino, non potevo dedicarmi a studi diversi. Ho frequentato il liceo classico, mi sono laureata in lettere classiche e, dopo esperienze in altri tipi di scuola, ho insegnato, per quasi tutta la mia carriera, latino e greco nei licei classici. Adesso sono in pensione, ma la passione per la cultura classica e per le discipline umanistiche, in generale, è sempre viva. Mi fa piacere ampliare ed approfondire le mie conoscenze e condividerle in maniera virtuale con chi nutre interesse per questi studi, che , nonostante lo sviluppo scientifico e tecnologico del nostro tempo, hanno ancora un ruolo determinante nella formazione dell’individuo.



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I Greci e il denaro: testimonianze letterarie

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  Il denaro, desiderato, venerato o condannato in ogni epoca, ha sempre esercitato un grande fascino sugli uomini. Un proverbio latino recita “Homo sine pecunia est imago mortis”. Pensare ad un’economia senza denaro è un’utopia. Ne era convinto anche Engels: “Il denaro è una merce u
Magna Grecia

Magna Grecia

Pubblicato da: Categorie: Storia
L’espressione Megále Hellás  indicava, già negli autori arcaici, l’Italia meridionale greca, quasi a sottolineare la ricchezza e la bellezza della regione rispetto alla Grecia continentale, caratterizzata da un territorio montuoso e da un suolo non proprio fertile. I Greci antichi esclud
Gli orologi molli

Gli orologi molli

Pubblicato da: Categorie: Linguistica e Letteratura
    La chiave di lettura del famoso dipinto di Dalì “La persistenza della memoria” potrebbe essere l’ossimoro.   La memoria ha una sua “fisicità”, è concreta, continua, mentre il tempo, rappresentato con la metafora visiva degli orologi molli, è informe, si adatta alla c
Riflessioni…linguistiche

Riflessioni…linguistiche

Pubblicato da: Categorie: Linguistica e Letteratura
Navigando nella rete, con la barra del timone sulla rotta degli interessi letterari, mi sono imbattuta in un video di Rai Edu, relativo all’intervento di Erri  De Luca nel contesto del Festival delle Letterature 2012.   Lo scrittore napoletano legge l’inedito “Il libro deve essere vento