È rapportata solo alle relazioni sociali, al di fuori di queste la timidezza non esiste, vive esclusivamente nel mondo dei rapporti umani e nelle loro manifestazioni sociali di relazione.

 

Una definizione unica della timidezza non esiste, ciò è dovuta al fatto che non è un fenomeno circoscrivibile in confini ben delimitati e si manifesta in molte varietà di modi e intensità.

 

 

Togo - timidezza

Togo – timidezza

Nelle sue forme croniche, assumendo forme stabili, è reputata come un tratto della personalità, mentre nelle forme situazionali e lievi è considerata un’ emozione che entra in gioco come reazione a specifici e limitati stimoli.

 

 

La timidezza si presenta dunque, come un fenomeno inscrivibile in una categoria molto ampia ed eterogenea, questo fa sì che i suoi elementi costitutivi si combinano in una grande varietà di forme, di intensità, e tipologie di disagio che viene arrecato.

 

 

Molti aspetti caratteristici della timidezza sono comuni alla fobia sociale, che è una forma patologica, mentre la prima rientra nella normalità di un tratto caratteriale.

 

Ambedue questi termini, timidezza e fobia, diventano spesso l’uno sinonimo dell’altro, generando qualche confusione proprio perché certi aspetti dell’uno tendono a sfumare nell’altro; fatto questo che ha portato a racchiuderle nel concetto più generale di ansia sociale.

 

Andrè e Legeron definiscono l’ansia sociale, un insieme di fenomeni di disagio che si verificano nelle circostanze di un confronto o con le situazioni sociali in cui si è oggetto degli sguardi e della valutazione degli altri, e che vanno da un semplice imbarazzo ad un forte stato di angoscia e panico.

 

In linea generale tutti concordano nel ritenere la timidezza, una forma leggera di ansia sociale e nel non considerarla una malattia. In essa sono riscontrabili diverse caratteristiche che possono essere monodirezionali o pluridirezionali, che possono cioè verificarsi in occasioni di uniche o varie tipologie di situazioni sociali. Nella figura che segue c’è una rappresentazione esemplificativa dell’ansia sociale.

 

 

Le principali caratteristiche della timidezza sono:

 

  • Paura del giudizio o di una valutazione negativa da parte degli altri.
  • Paura di non essere accettato o di essere rifiutato dagli altri.
  • Mancanza di autostima o di fiducia in se stessi.
  • Tendenza all’inibizione relazionale.
  • Timore nel confronto con gli altri.
  • Elevata focalizzazione su se stessi.
  • Auto imposizione di standard elevati e tendenza al perfezionismo.
  • Senso di insicurezza.
  • Tendenza al pessimismo.
  • Sentirsi inferiore a vario titolo.

 

 Queste caratteristiche descrivono il modo di percepire se stessi e gli altri; sono l’espressione di quella parte del sistema cognitivo che esprime l’idea di sé e dell’altro, schemi di interpretazione riguardanti l’identità propria e l’immagine che si ha degli altri, ma anche le modalità di prefigurazione del futuro immediato, cioè la previsione di quelle che possono essere le conseguenze di un determinato comportamento.

 

 

Autore Luigi Zizzari

Questa mia attività, nasce da una profonda curiosità e desiderio di conoscenza dei meandri della mente umana, questa struttura-entità straordinaria che fa dell’uomo un essere unico e affascinante. Mi occupo delle problematiche esistenziali collegate all’ansia sociale e dello studio dei metodi...